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Comunicati stampa

L'America sotto la Presidenza di Trump. Quali le conseguenze per l'Europa

Incontro con Dennis DeConcini, Senatore degli Stati Uniti con le presidenze di Jimmy Carter, Ronald Reagan, George Bush, Bill Clinton. Palazzo della Regione – Sala di rappresentanza, lunedì 5 giugno 2017 – ore 10:00

Il Senatore DeConcini con Nelson Mandela
Il Senatore DeConcini con Nelson Mandela

Si terrà lunedì 5 giugno 2017, alle ore 10:00 nella Sala di rappresentanza del Consiglio regionale, in Piazza Dante a Trento, l'incontro pubblicocon il senatore degli Stati Uniti d'America, Dennis DeConcini.

Nipote di Giuseppe DeConcini, emigrato a 17 anni da Casez, in Val di Non, nelle miniere di carbone della Pennsylvania, è stato uno dei più influenti, rispettati ed  efficienti senatori degli Stati Uniti, in rappresentanza dello stato dell’Arizona (Democrat). Determinante è stato il suo ruolo  nella soluzione della  delicata situazione del Canale di Panama, riuscendo a portare il presidente Carter e l’intera amministratore americana sulla posizione che ha consentito una pacifica transizione garantendo condizioni per la sicurezza degli Stati Uniti e del mondo intero. Il suo voto nel Congresso USA è stato determinante nell’approvare il trattato con il quale il 31 dicembre 1999 di Stati Uniti hanno ceduto alla nazione panamense la proprietà del Canale e della Zona di Panama (Reservation DeConcini)

All'incontro con Dennis DeConcini, insieme al Vicepresidente del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige, Lorenzo Ossanna, parteciperanno il Vescovo emerito di Trento, Mons. Luigi Bressan, il senatore Franco Panizza, in qualità di rappresentante della NATO, e Giorgio Postal, Presidente Fondazione Museo storico del Trentino.  

Un momento di riflessione insieme ad un protagonista della politica statunitense, per comprendere cosa potrà accadere nei prossimi mesi, sotto la presidenza Trump.

Dennis DeConcini è stato il rappresentante del congresso di Stati Uniti che più di ogni altro è riuscito a creare mediazioni fra Democratici Repubblicani dell’interesse del Paese e internazionale.Si è imposto ed è riuscito durante la presidenza Reagan a far  abolire la produzione negli Stati Uniti e l’importazione di una serie di armi d’assalto semiautomatiche particolarmente usate dai trafficanti di droga, facendo fronte con coraggio e tenacia alla potente associazione americana dei produttori d’armi.È stato fra i fondatori, nel 1984, nel Congresso statunitense, dell’Istituto per la Pace di Washington, di cui hanno beneficiato anche centri di ricerca del Trentino.Durante la presidenza Bush è riuscito, lui Democratico, a tessere una intesa rete di rapporti internazionali con Paesi africani e del Medio oriente.

Come presidente del “Comitato per la sicurezza la copertura in Europa” (Commissione Helsinki, ora OCSE, Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) ha svolto un ruolo fondamentale per creare intese ed evitare conflitti nell’Europa centro-orientale.È stato protagonista nel gestire un’agenda internazionale dominata dal formarsi di Glasnost e Perestrojka, dalla liberazione di Nelson Mandela, dall’elezione dei capi di Stato Lech Walesa e Vaclav Havel, e dalle tensioni in Angola, Bosnia, Cina, Cecoslovacchia, Salvador , Polonia e Sudafrica.Con sulle spalle la responsabilità di un così alto incarico viaggiò in lungo e largo nel mondo. Ebbe incontri, fra l’altro, con il primo ministro indiano Indira Gandhi, il capo del governo di Israele Simon Peres, il re Hussein di Giordania, il presidente egiziano Mubarak, il leader sovietico Michhail Gorbachov, il Presidente del Sudafrica Nelson Mandela. Nelle varie situazioni ha sempre dimostrato particolare attenzione e sensibilità per i rifugiati.Da molte parti, comprese forze politiche avverse, è stato riconosciuto al Senatore DeConcini il merito di aver creato  condizioni per la promozione e l’adozione di legislazioni in favore dei diritti umani in vari Paesi. Nel settembre del 1991 il suo voto nella Commissione Giustizia del Senato fu determinante nel portare alla nomina a membro della Corte Suprema degli Stati Uniti il giudice afroamericano Clarance Thomas (l’unico senatore del suo partito a votare in favore, tutti gli altri furono contro). Nel 1993, con la presidenza Clinton si è imposto, ritardando di qualche giorno l’approvazione del bilancio dello degli Stati Uniti, per limitare imposizioni fiscali non ritenute eque. Anche dopo aver lasciato il congresso statunitense il senatore DeConcini è sempre stato attivo nella vita politica statunitense e ha assunto importanti ruoli sociali, fra cui la guida dell’associazione mondiale “Missing and Exploited Children”. Ha sempre conservato articolari rapporti con l’Italia e il Trentino. E’ cittadino onorario di San Zeno, comune cui appartiene il paese di origine Casez. Il padre Evo, uno dei personaggio più prestigiosi dell’Arizona, Stato del quale è stato Presidente della Corte Suprema.

Sarà presente con moglie, figli e nipoti perché desidera che le nuove generazioni conoscano la terra d’origine: visiteranno Trento, il Castello del Buonconsiglio, il paese di Casez e la casa da cui è partito il nonno Giuseppe nel 1893 per andare a lavorare nelle miniere di Carbone della Pennsylvania  e si recheranno su cimitero dove son sepolti gli avi. Domenica assisteranno alla S. Messa in Duomo. Martedì 6 giugno saranno ricevuto da Sindaco di Sanzeno Paolo Pellizzari con tutto il Consiglio comunale a Sanzeno, presso Casa de Gentili, in un incontro cui è invitata  tutta la popolazione.

 L'incontro sarà moderato dal giornalista Paolo Magagnotti.