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Comunicati stampa

Approvato il voto sul tema delle vaccinazioni obbligatorie

Discusso, alla presenza di molti genitori con bambini, in Consiglio il Voto n.8, contrario all'obbligo di vaccinazione. Approvata la variazione di Bilancio del Consiglio regionale. All'Organo di riesame il Bilancio di Previsione. Approvata anche l'espressione di parere prescritto dall’articolo 37 del Regolamento interno sul “Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2017

Aula del Consiglio
Aula del Consiglio

Nel pomeriggio i lavori sono ripresi con la discussione dell’articolato del disegno di legge 101, l’Assestamento di Bilancio della Regione per gli anni 2017-2019, sospeso con l’approvazione dell’articolo 8 nella mattina.

Il Presidente Arno Kompatscher ha presentato un emendamento che introduce l’articolo 8bis e 8ter che riguardano il personale della Giustizia e dei Comuni. Sull’articolo 9 è intervenuto nuovamente l’Assessore Beppe Dethomas che, rispondendo alla consigliera Atz Tammerle (STF) e al consigliere Heiss,  ha spiegato che si tratta di un passaggio per equiparare gli Istituti di cultura presenti in Provincia di Bolzano e quelli in Provincia di Trento, snellendo le pratiche amministrative. La consigliera Myriam Atz Tammerle ha chiesto chiarimenti sulle procedure di finanziamento. “Questa norma - ha spiegato l’assessore - non ha impatto finanziario, perchè non crea sovrapposizioni e semplifica la modalità di finanziamento”. L’Art. 9 è stato approvato.

Sull’articolo 11 la consigliera Atz Tammerle ha chiesto spiegazioni sulle spese, ridotte ad un quarto rispetto all’anno precedente, mentre per le entrate sono aumentate. Ha quindi chiesto perchè non è stato possibile risparmiare di più. Il Vicepresidente Ugo Rossi ha quindi spiegato il confronto con lo scorso anno non è possibile, poichè si tratta, essendo un Bilancio di Assestamento, di una rideterminazione in base a quanto avvenuto effettivamente.

Tutti gli articoli sono stati approvati. La votazione finale ha visto a Trento 17 si, 7 no, 1 astensione, a Bolzano 17 si, 14 voto contrario, 1 astensione. Il Bilancio di Assestamento, non avendo ricevuto la maggioranza assoluta, sarà trasmesso all’Organo di riesame.

Punto successivo all’ordine del giorno, la Proposta di delibera n. 49: Espressione del parere prescritto dall’articolo 37 del Regolamento interno sul “Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2017” (presentata dalla Giunta regionale).

Il Consigliere Andreas Poeder ha quindi ritirato la propria proposta di risoluzione, annunciandone la trasformazione in Mozione.

La proposta di delibera è stata quindi approvata con 24 si, 17 astensioni e 4 voti contrari.

Approvata, anche la  Proposta di delibera n. 50: Approvazione della prima variazione del bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli anni 2017-2018-2019 (presentata dall’Ufficio di Presidenza). In fase di discussione, il consigliere Hans Heiss ha chiesto spiegazioni in merito a 500.000 euro in più nelle spese per i vitalizi. Il Presidente Widmann ha spiegato che si tratta dei fondi necessari alla copertura per gli ex Consiglieri Hermann Thaler e Pius Leitner.

Vaccinazioni obbligatorie

Punto successivo, il  Voto n. 8, presentato dai Consiglieri regionali Pöder, Artioli, Kaswalder, Oberhofer, Knoll, Atz Tammerle, Zimmerhofer, Degasperi, Blaas, Foppa, Dello Sbarba, Heiss e Tschurtschenthaler affinché il Parlamento e il Governo rivedano il decreto-legge sulle vaccinazioni del 7 giugno 2017, sostituendo le misure coercitive con altre misure idonee a garantire il rispetto delle indicazioni dell’OMS per un’efficace protezione da pericolose malattie infettive e affinché la campagna di sensibilizzazione da parte degli enti pubblici per aumentare la campagna vaccinale sia ampia e equilibrata.

In aula, tra il pubblico, molti bambini portati dai genitori del movimento contro il decreto legge sulle vaccinazioni obbligatorie, che nella pausa avevano incontrato anche alcuni consiglieri.

Andreas Poeder ha spiegato che si tratta di un tema importante, sul quale proprio oggi in Senato viene effettuato il voto finale. Questo voto tratta lo stralcio delle sanzioni previste dal Decreto Legge sui vaccini:. “Se la Giunta e i Consiglieri sono d’accordo sull’importanza dei vaccini, occorre informare, ma non siamo d’accordo con le coercizioni che ledono i diritti dei genitori. Il Senato ha deciso di prevedere 10 vaccinazioni, anziché le 4 del passato. Ha previsto che i nomi dei non vaccinati vanno trasmessi al tribunale dei minori. Abbiamo verificato che rimane il divieto per gli asili e per le Tagesmutter e questo si somma alle sanzioni pecuniarie”. “Non vogliamo discutere se sono necessarie le vaccinazioni, ma sulle misure coercitive che ancora sono nel decreto approvate dal Senato e che sono contenute nel testo trasmesse alla Camera dei Deputati”. “Come si gestirà la cosa? Chi potrà permetterselo paga la sanzione per ogni figlio? Cerca privatamente una babysitter e chi può permetterselo non deve preoccuparsi delle vaccinazioni, mentre che non può permetterselo è obbligato a vaccinare i figli. Si tratta di un intervento su un corpo sano di un bambino e provoca preoccupazione nei genitori”.  Anche Sven Knoll (STF) ha parlato del senso e della necessità di queste vaccinazioni: “Chi ha emanato questo decreto aveva lo scopo di aumentare il tasso di vaccinazione tra la popolazione. Però mi chiedo se questo decreto andrà a favore dell’aumento o provocherà l’effetto contrario”. “Ha quindi parlato del fatto che occorre valutare anche le conseguenze se le persone decidessero di non vaccinare”. “Occorre decidere tutti insieme, non solo il Parlamento .Se anche uno Stato è così isolato se il tasso di vaccinazione non esistesse in tutti gli altri Stati. Proprio per questo riteniamo che le misure coercitive aumentino l’incertezza e aumenterà anche la preoccupazione e il tasso di vaccinazione scenderà ulteriormente. Siamo dell’avviso che sarebbe più importante porre l’attenzione sull’informazione”.  “Ritengo che sia necessaria una campagna di sensibilizzazione: non si tratta di decidere se siamo a favore o contro, ma i genitori devono essere informati”.

Per Brigitte Foppa (V) c’è bisogno di una discussione oggettiva e non di una campagna ideologica: “Non dobbiamo discutere sul senso delle vaccinazioni, ma sull’obbligo di vaccinare. Uno svilimento molto retorico è quello di radicalizzare chi è contrario. “Occorre dare la possibilità di poter scegliere. Anche questo decreto può avere effetti sulla stessa occupazione”. Guardando all’Europa, ha detto, “abbiamo visto quanto poco sia diffusa la vaccinazione obbligatoria in Europa. L’Italia sta andando in una direzione molto diversa rispetto all’Europa. Sappiamo che anche negli Stati dove si vaccina molto si agisce informando la popolazione e per questo ci schieriamo dalla parte di coloro che vogliono poter scegliere se vaccinare o no”. Tamara Oberhofer (F) ha detto di credere nei risultati della scienza, “ma credo che sia compito della scienza informare sui risultati raggiunti e questo purtroppo non avviene. Con questa legge si riduce la possibilità di scelta dei genitori”. Ha quindi parlato di “responsabilità: solo se si è informati si possono adottare delle scelte, ma questo decreto va contro la libertà di scegliere. La reazione automatica di fronte a queste coercizioni si oppongono”. “Per me l’adozione di queste misure è del tutto insensato. I genitori devono poter svolgere il proprio compito, noi non dobbiamo essere tutori dei genitori, ma dobbiamo sentire le loro preoccupazioni”. “Non si tratta di dire sì o no alle vaccinazioni, ma sono convinta che le coercizioni non siano positive. Nessuno vuol essere costretto a fare qualcosa”.  Ha quindi detto che, senza obbligo, ci sarebbero più persone. Walter Kaswalder (Misto) ha ringraziato per questo voto, “perchè - ha detto - credo che questi obblighi siano eccessivi”. Ha ricordato il vaccino antipolio introdotto dal padre sull’altipiano della Vigolana, ma - ha detto - “credo che dodici vaccini in una volta sola siano troppi. In Italia si passa da un eccesso all’altro. Occorre tornare con i piedi per terra. “Cominciamo a ragionare con la nostra testa, senza dipendere dalle segreterie romane”. Rodolfo Borga (ACT) ha detto di non poter prendere una posizione sul merito delle scelte, ma ha detto che il “metodo non è di secondo grado. Il Governo ha adottato una misura prevista per casi di urgenza”. “Questo provvedimento vorrebbe porre l’Italia in una situazione diversa rispetto al resto d’Europa”. “Il Governo non doveva prendere questa strada, perchè va ad alimentare i dubbi su una scelta così drastica e per questo personalmente sottoscrivo questo voto”. Filippo Degasperi (M5S) ha quindi chiesto un parere da parte della Giunta su questo argomento. Anche il Consigliere Degasperi è intervenuto sul metodo dell’intervento, ovvero l’uso del Decreto Legge. Sul merito ha citato il caso del morbillo, dicendo che “se esiste un problema di morbillo, si affronta quello e non altri undici vaccini. Se esistono casi temporanei, si interviene puntualmente e temporaneamente. Anche sul tipo di patologia, si poteva prevedere un intervento mirato al tipo di problema che si manifesta, quando si presenta e non in maniera così indefferenziata così come proposta dal Governo”. Ha quindi criticato la posizione del Consiglio provinciale di Trento. Lorenzo Baratter (Patt) ha ringraziato i colleghi per aver proposto questo voto e il Consiglio provinciale di Bolzano per aver discusso in aula il tema. “Non credo che queste misure arriveranno al risultato auspicato”. “Esistono troppi dubbi, senza essere scienziati, che sarebbe stato necessario un supplemento di analisi, proprio per evitare che poi i risultati siano controproducenti. Io credo che il nostro territorio abbia sperimentato modelli alternativi all’obbligo vaccinale e ci sono famiglie che hanno fatto scelte precise e ora chiedere a queste persone di fare scelte in senso completamente opposto, ci dovrebbe portare a una riflessione più attenta”. Ha quindi portato delle cifre, parlando di 14.000 bambini in Provincia di Trento e80.000 in Provincia di Bolzano da vaccinare. “Ci sono dubbi e domande inevase che non potremo risolvere in questa sede”. Ha ringraziato per l’incontro avvenuto durante la pausa per il pranzo con i genitori. Claudio Cia (LN-FI) ha detto che occorre distinguere tra la scienza e la politica: “Questa mozione chiede al Governo di rivedere quelle che sono le misure coercitive, sostituite con misure idonee a garantire il rispetto. Noi riconosciamo che se c’è una legge che obbliga deve esserci un provvedimento che disincentivi chi non si attiene alla norma”. “La politica doveva porsi al problema del perchè introdurre questi obblighi”. “Mi viene però da pensare che, forse, a livello ministeriale, qualcuno ha informazioni sul fatto che forse un giorno ci troveremo ad affrontare una situazione in cui saranno necessari questi vaccini”. Ha ricordato poi che nel 1962, quando lui è nato, ha ricevuto 4 vaccini, ma con 3000 antigeni, mentre oggi sono poco più di 160: “Non dobbiamo discutere sui risultati scientifici. Come politici dobbiamo ascoltare la gente, non dobbiamo sottovalutare la preoccupazione della gente su questi problemi. Non dobbiamo diventare il partito pro o contro questi vaccini, ma dobbiamo cercare gli strumenti che permettano ai genitori di avere risposte certe”.   Su richiesta del Consigliere Dieter Steger, la seduta è stata quindi sospesa per 15 minuti. Alla ripresa dei lavori, il consigliere Andreas Poeder ha quindi detto che, visto che il Consiglio provinciale di Bolzano ha già preso una posizione in materia, ha auspicato che anche il Consiglio regionale voti a favore.  Il Consigliere Dieter Steger (SVP) ha detto che il gruppo ha deciso di votare a favore del voto, anche perchè lo stesso voto ha trovato largo consenso da parte dell’SVP. Alessandro Urzì (Misto) ha chiesto, ricordando l’incontro del Presidente Kompatscher con il ministro Alfano, “un minimo di chiarezza politica”. Ha chiesto quindi di prendere una posizione “politica chiara di censura, di critica nei confronti del Governo”.  Maurizio Fugatti (LN-FI) ha detto di non poter entrare nel merito dell’argomento, ma ha sottolineato la posizione del gruppo dell’SVP, annunciando il voto a favore. Myriam Atz Tammerle (STF) ha detto di essere a favore dell’autodeterminazione e non solo delle istituzioni. Per questo le preoccupazioni dei genitori vanno ascoltate. Walter Blaas (F) ha detto di essere a favore del Voto e ha ricordato il caso dell’influenza  suina, parlando di una corsa alle vaccinazioni che ha rappresentato un business per le case farmaceutiche ma che non ha avuto effetti reali. Il Consigliere Alessio Manica (PD) ha annunciato che il gruppo del PD non parteciperà al voto. Filippo Degasperi (M5S) ha quindi criticato la posizione del PD del Trentino, ricordando che poco tempo fa, in Consiglio provinciale, aveva bocciato una proposta di mozione dal contenuto molto simile.

Il Presidente Arno Kompatscher ha detto che la proposta di voto è già superata, poichè, se si guarda il testo approvato a Roma, molte delle richieste non sono più presenti. Tuttavia ha detto che anche in Consiglio provinciale a Bolzano è stata approvata una simile richiesta e a Roma si è lavorato bene in questo senso. Ha parlato di un dibattito emozionale che coinvolge due diritti fondamentali: quello alla salute e quello della genitorialità, temi su cui, ha detto, lo Stato, le Province e la Regione hanno possibilità di intervenire anche sulla sfera personale. “Sia il governo provinciale a Bolzano, sia quello a Trento, sono d’accordo con l’obbligo delle vaccinazioni, ma è in discussione il modo per arrivare a questo risultato e abbiamo lavorato in questa direzione". Ha quindi invitato a leggere il contributo della senatrice a vita Elena Cattaneo su questo tema, essendo lei una delle massime esperte. Ha ribadito che occorre sensibizzare la popolazione sul tema e sulla necessità di vaccinare. La votazione, per parti separate, come richiesto anche dal consigliere Passamani, ha visto la premessa respinta con 25 voti a favore e 27 contrari. La prima parte del dispositivo è stata approvata con 39 sì e 16 no, mentre la seconda parte con 53 voti a favore, 1 no e 1 astensione.

La seduta è stata quindi chiusa. La prossima riunione del Consiglio regionale sarà a settembre