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Comunicati stampa

Regionalismo differenziato: a Parma la Conferenza dei Presidenti all'indomani del referendum in Veneto e Lombardia

Il Vicepresidente Ossanna a Parma per la Conferenza dei Presidneti delle assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, all'indomani del Referendum in Veneto e Lombardia

Parma: la conferenza dei Presidenti
Parma: la conferenza dei Presidenti

Si è tenuta quest’oggi a Parma l’assemblea plenaria della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. A rappresentare il Trentino-Alto Adige/Südtirol, il vicepresidente del Consiglio regionale, Lorenzo Ossanna. Nella prima riunione dopo il referendum di Veneto e Lombardia, nel Palazzo della Prefettura della città emiliana, i Presidenti hanno affrontato diversi argomenti, ma si sono principalmente concentrati sul tema del Regionalismo.
Il Presidente del Coniglio del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, coordinatore della Conferenza, ha ribadito l’impegno della Conferenza nel promuovere il regionalismo differenziato, ricordando come l’esito dei referendum in Veneto e Lombardia abbia evidenziato la volontà dei cittadini di ripartire dalle istituzioni regionali, in un’ottica di rispetto della Costituzione. Il direttore, Paolo Pietrangelo, ha quindi parlato del progetto, nato in collaborazione con il Censis, Centro Studi Investimenti Sociali, che porterà alla pubblicazione di un libro bianco sul Regionalismo, che sarà lo strumento per parlare di questo tema.
Sia il Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, sia il Presidente dell’assemblea lombarda, Raffaele Cattaneo, hanno ricordato che il referendum che si è tenuto domenica scorsa, rappresenta prima di tutto l’occasione per parlare positivamente del Regionalismo, per approfondire ciò che le Regioni possono fare per l’Italia. Dello stesso avviso la Presidente dell’Assemblea dell’Emilia-Romagna, Simonetta Saliera, che ha ribadito che è necessario mantenere alta l’attenzione per non perdere l’occasione.
“Nella riunione di oggi è stato unanime l’intento di aprire un confronto positivo sul Regionalismo, per cercare una sempre maggiore applicazione dell'articolo 116 della Costituzione, ed è emerso come il referendum possa in effetti costituire un punto di partenza importante per la trattativa con il Governo, poiché - come ha ricordato la stessa Presidente Saliera parlando delle istanze dell'Emilia-Romagna - la richiesta di maggiori autonomie rischia di arenarsi di fronte ad incertezze politiche non suffragate da un forte avvallo popolare come quello del Veneto e Lombardia - commenta il Vicepresidente Lorenzo Ossanna - La nostra Specialità è preziosa anche per quei territori che oggi chiedono maggiori responsabilità. Occorre aprire un dibattito serio sul regionalismo in Italia, perché dare responsabilità ai territori significa permettere loro di crescere e svilupparsi secondo le proprie possibilità, grazie a politiche nate sul territorio per il territorio e dalla crescita delle singole realtà dipende quella dell’intero sistema. Il nostro compito è quello di favorire questo processo, mantenendo sempre alta l'attenzione al fine di difendere e rafforzare la nostra stessa Autonomia".
Un secondo progetto, sul quale lo stesso Vicepresidente Ossanna ha voluto porre l’accento, rilevandone l’importanza, è lo studio sulla metro-regione subalpina, che comprende i territori e le più importanti città del nord Italia, realtà che, lavorando in sinergia, possono proporsi come forti competitor anche nei confronti di quelle che vengono chiamate “mega cities” di Asia e America. Attraverso la collaborazione con Globus et Locus, associazione che si propone di sviluppare delle prassi adeguate alla glocalizzazione, realizzando progetti e ricerche su questo fenomeno, la Conferenza si propone di analizzare il quadro politico-economico della regione metropolitana subalpina, offrendo una rappresentazione aggiornata e suggerimenti di policy, favorendo la costruzione di una rete istituzionale della “metro-regione” e la definizione di strumenti innovativi di raccordo istituzionale.