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Comunicati stampa

Paccher: "La Regione è una costellazione di piccoli paesi, ciascuno dei quali rappresenta un patrimonio unico"

Il Presidente Roberto Paccher ha iniziato da Sagron Mis, il paese più lontano dal capoluogo del Trentino un viaggio alla scoperta delle realtà sul territorio della Regione. Un paese dove stanno rinascendo antiche tradizioni artigianali, come la lavorazione delle sedie impagliate

Paccher a Sagron Mis
Paccher a Sagron Mis

Sagron Mis è il paese più orientale e più distante dal capoluogo del Trentino: cent'ottantacinque abitanti a mille metri di quota, al confine con le Dolomiti bellunesi. Una realtà piccola, ma estremamente viva, dove esiste un forte senso di appartenenza al Trentino-Alto Adige e alle sue tradizioni. E proprio da questa piccola ma attiva comunità, il Presidente del Consiglio regionale, Roberto Paccher, ha voluto iniziare un percorso che lo porterà, nei prossimi mesi, a conoscere le diverse situazioni sul territorio.

"Il Trentino-Alto Adige/Südtirol – spiega Paccher – è un territorio formato da una costellazione di paesi piccoli e grandi, ciascuno dei quali rappresenta un tassello della nostra Comunità, con un proprio patrimonio di tradizione e cultura. Ogni valle ha peculiarità uniche e come Presidente del Consiglio regionale voglio conoscere le diverse sfaccettature per comprendere quali siano le necessità e i bisogni dei cittadini, partendo proprio dalle cosiddette periferie, che molto spesso racchiudono in sé la vera essenza della nostra terra".

A Sagron Mis il Presidente Paccher è stato accolto dal Sindaco Luca Gadenz, accompagnato dal Vicesindaco Martino Salvadori, dagli Assessori Elena Guadagnini e Mauro Masoch e dal consigliere Elio Daldon. Inoltre erano presenti il Vicecomandante dei Vigili del Fuoco e Presidente del Laboratorio Sagron Mis, Maurizio Salvadori e dal Presidente del  Consorzio di Miglioramento Fondiario, Dario Salvadori.

"Ho scoperto – racconta il Presidente del Consiglio regionale – un gioiello delle Dolomiti, dove in una comunità di poco meno di duecento abitanti, vi è un fortissimo attaccamento al territorio e una grande spinta al volontariato. L'amministrazione comunale si è impegnata per mantenere la popolazione in loco ed evitare lo spopolamento. Ad oggi, attraverso il lavoro degli abitanti, il paese sta recuperando il suo patrimonio storico e culturale".

"A Sagron Mis,  ad esempio  - spiega Roberto Paccher -esiste un artigianato tradizionale sopravvissuto attraverso le generazioni, che produce caratteristiche sedie impagliate. Una piccola nicchia che potrebbe rappresentare anche l'occasione di un rilancio economico, insieme al turismo che si sta sempre più sviluppando. Il nostro compito, come amministratori regionali e provinciali, è quello di far sentire la nostra presenza anche nei luoghi più lontani, affinché non venga mai meno questa straordinaria spinta propulsiva che ha portato Sagron Mis a investire sul proprio futuro. Le mie prossime tappe mi porteranno a vedere altri paesi in Trentino e in Alto Adige/Südtirol, perché voglio raccogliere le istanze e portare un messaggio di vicinanza dell'intera assemblea consiliare".