Comunicati stampa
Riforma dello Statuto, in Terza Commissione lo stato dell'arte con Roma
La Terza commissione legislativa, presieduta da Eleonora Angeli, si è riunita oggi a Trento per un’audizione incentrata sulla tematica dell’Autonomia, con un focus sulla riforma dello Statuto che vede in queste settimane un serrato confronto con Roma. La presidente Angeli ha detto di aver ritenuto molto utile invitare la professoressa Daria de Pretis, docente di diritto amministrativo e poi Rettrice dell’Università di Trento, per nove anni giudice e poi vicepresidente della Corte costituzionale, ora consulente tecnica delle Regioni e Province a Statuto speciale: “Le abbiamo chiesto di chiarire da cosa è nata l’esigenza di modificare lo Statuto, i contenuti e la portata della proposta di riforma”. La presidente Angeli ha ribadito “come con la riforma ci sia l’opportunità di riaffermare la Specialità, alla luce del testo costituzionale e del quadro fattuale che negli anni e’ cambiato. La riforma porta in sé la revisione dei limiti delle competenze legislative, oltre alla ridefinizione delle materie in maniera più chiara, con un linguaggio e nozioni rispondenti al tempo. C'è poi il rafforzamento del ruolo delle commissioni paritetiche nella formulazione delle norme di attuazione. Abbiamo ricevuto elementi in più rispetto al dibattito svoltosi in aula sul principio di intesa” ha concluso.
La seduta è stata aperta dall’intervento della professoressa Daria de Pretis nella veste di consulente tecnica della Regione e delle Province autonome. La professoressa nell’audizione ha ricordato il procedimento di revisione costituzionale che sovrintende alla modifica dello Statuto alla luce dei passaggi recenti che hanno portato allo status quo, ovvero “ad una compressione dell’Autonomia speciale anche in conseguenza della riforma del Titolo V". Un approccio per correggere quanto accaduto è quello di chiarire, ammodernare, le materie che competono alle Speciali, anche nella terminologia, e di effettuare una revisione dei limiti delle competenze. Per quanto riguarda l’Intesa la professoressa de Pretis “ha parlato di un valore soprattutto simbolico della sua previsione, visto che nei fatti sarebbe inverosimile pensare ad una modifica contro il volere della Regione e delle due Province, anche in ragione di un ancoraggio internazionale dello Statuto”.
L’intervento successivo è toccato al presidente della Regione Arno Kompatscher che ha osservato come si sia al lavoro sulle norme di attuazione da circa 15 anni, ricordando nello specifico quella sugli appalti. Kompatscher ha parlato dell' incontro sul tema a Roma con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e delle proposte sul tavolo sulle quali il Governo si è riservato di decidere. Il tema del valore di un' Intesa, in linea con quanto detto da de Pretis, è stato ribadito dal presidente della Regione, ricordando proprio l’ancoraggio internazionale dello Statuto.
Da parte sua il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti ha aggiunto come il percorso delle due Province abbia di recente intrapreso una direzione a parte, motivato dalle differenti velocità con cui si muovevano le diverse Specialità. “C’è l’impegno del Governo, preso in Parlamento, per il ripristino delle nostre competenze”. I due presidenti hanno ribadito come sino ad oggi le Province di Trento e di Bolzano abbiano lavorato insieme sulla revisione dello Statuto e come questo modo di procedere abbia funzionato bene. “Sia in ambito politico che tecnico c’è sempre stato un procedere comune” ha specificato Fugatti.