Statuto d’autonomia
Lo Statuto d’Autonomia è la carta costituente della Regione: esso contiene le indicazioni in merito agli organi della Regione, delle due Province e soprattutto alle competenze. E’ la base dell’intera architettura dell'Autonomia. Quello oggi applicato è il Secondo Statuto.
Il primo Statuto d’Autonomia, del 1948, sottolineava sia la connessione tra Trento e Bolzano, sia la connessione tra Bolzano ed Innsbruck: l’accordo Degasperi – Gruber riconobbe la specificità di questa zona incuneata nel cuore delle Alpi gettando le basi giuridiche per la formulazione del primo Statuto d’Autonomia, una norma di rilievo costituzionale che, nelle intenzioni dei padri fondatori, avrebbe dovuto tradurre in campo legislativo, le competenze che erano state concordate al momento della forma dell’Accordo in calce al Trattato di Pace.
Nel 1972 il Parlamento approvò il Secondo Statuto di Autonomia che di fatto trasferiva buona parte delle competenza alle Province, assegnando alla Regione una funzione prettamente ordinamentale e di raccordo.
Il Secondo Statuto ha trovato piena applicazione nel 2001, con la riforma la riforma del Titolo V della Parte II della Costituzione, contenuta nella legge costituzionale n.3 del 18 ottobre 2001.